Ugo Spinella, professione- missione, legalità

Scrittore e uomo di legge, alla ricerca della verità nella realtà. Amore per la famiglia, in un legame indissolubile con gli italiani all’estero, dall’Europa, all’America all’Australia.

Ugo Spinella, personaggio che ama scrivere e genio creativo amante dell’arte, è pugliese di Brindisi. I suoi successi internazionali sulla realtà vissuta, quella di un poliziotto dedito alla professione-missione. Dal 2007 ad oggi, molti i successi nazionali e mondiali, in un legame indissolubile con gli italiani all’estero, dall’Europa, all’America all’Australia. Ha partecipato, recitando dall’Italia, con due sue poesie, “Brividi“ e “Palpiti” alla più ascoltata e famosa trasmissione radiofonica internazionale “Sabato italiano” di Radio Hofstra University di New York, America, condotta dalla giornalista Promoter, Cav. Josephine Buscaglia Maietta. Per la produzione letteraria italiana si è distinto per soggetto, e sceneggiatura nel film, “Cronache di Gente Comune”. Partecipazione alla 4° puntata-Uomini in divisa” – Produzione Service & Business 2001 Collaborazione-Romalive. Ha frequentato Arti Marziali Karate nella disciplina wado ryu. Nel 2000, nel corpo della Polizia di Stato, ha ottenuto la Croce di Bronzo/Argento/Oro per anzianità di servizio; Medaglia d’oro al merito di servizio, conferitagli dal Ministero degli Interni. Lo scrittore inizia un’intervista spontanea, dove precisa di essere fiero di essere nativo di Brindisi, in via Appia antica, la stessa via che lo ha condotto nella via Appia di Roma, presso il corpo di Polizia.  Considera il suo lavoro una missione quasi divina. Poi religione e produzione letteraria si fondono. Amante della sua meravigliosa terra di Puglia, Ugo si specializza nella scrittura di Thriller, ma anche in cronaca giornaliera. Sovraintendente capo della Polizia a Roma è ora in quiescenza. Sposa Maria Grazia, donna semplice siciliana, di Partanna, Trapani, che lo conquista. Da questa unione nascono due figli, Lino, ragazzo ironico ed intelligente e Claudia, dolce e amorevole, come tutte le figlie femmine. Riferisce che la giovane lo definisce suo forte orgoglio, fulcro indissolubile della famiglia. Ugo scopre il suo estro lirico nel duemila, mentre la moglie si trova in Sicilia. In balcone, ascoltando una musica celtica, sente il bisogno di scrivere, poche righe, con un’antica macchina Olivetti. Comprende l’inclinazione per la scrittura, tracciando il suo primo breve abbozzo-racconto. Anni fondamentali per Spinella sono stati quelli trascorsi sulle volanti della Polizia di Stato, durante il periodo storico degli anni di piombo. Ricorda la Strage di San Valentino a Roma. Rammenta quando in via Prati, in un attentato terroristico, furono assassinati Rolando Lanari e Giuseppe Scravaglieri, i ragazzi della Quarantasette, due giovani agenti di Polizia del reparto Volanti, suoi cari colleghi. Ricorda con emozione i pianti ed il commiato vissuto, mentre impegnato in un’altra missione ascoltava, per radio, l’avvenuta morte dei due amici. Decide di scrivere un racconto, le sensazioni, le emozioni e i sentimenti, fluiti attimo per attimo. Viene premiato per il romanzo, al terzo posto di un concorso. Influenza creativa una pittrice, Laura Fico, autrice della copertina del suo libro” Custodi della legalità”, la figura di San Michele Arcangelo, protettore degli agenti di Polizia. Il libro in esame comprende, oltre quaranta storie di fatti realmente accaduti, in servizio e non ai colleghi del suo 53’ corso. Il Maresciallo Ugo Spinella è dal punto di vista letterario molto più maturo nella fluidità dei racconti. Nasce un thriller mozzafiato, ambientato in Sicilia tra Poggioreale. Tutto parte dai suoi due mondi: da una parte l’amata Brindisi, in Puglia, il porto, con il suono nostalgico delle navi; dall’altra parte il paese di Partanna, in Sicilia, paese d’origine della moglie. Questo è il 2’ amore, per i suoi colori, per gli odori delle campagne, del pane caldo, appena sfornato. Nulla è cambiato dal passato, da quando è partito per lavorare in Polizia. Ha compreso che i due paesi sono agli antipodi, ma sovrapposti. Non vorrebbe cambiare nulla della sua vita, anzi, rifarebbe tutto di nuovo. Ha solo il rammarico di non essere riuscito a diventare Commissario di Polizia. ”Custodi della legalità”, è l’ideale per una serie televisiva ad esso ispirato. Contattato da prestigiosi registi per l’eventuale nascita di una produzione su Mediaset. Spererebbe sempre che si attuasse presto. L’intervista con lo scrittore-uomo di Legge pugliese si conclude con un commuovente ricordo e saluto ai suoi genitori, ormai morti. Invita la madre a non preoccuparsi per lui, visto che ha superato difficili momenti che lo hanno fatto vivere in attimi pericolosi degli anni di piombo. Lo scrittore si auspica che lo schermo italiano ed estero, dall’America all’Australia, lo riconosca testimone genuino della realtà italiana. Situazioni complicate, mai artefatte, ma genuine attraverso le sue schiette opere letterarie, da premiare per la verità riportata, attraverso il cuore a tutti gli italiani all’estero.

kettymillecro55@gmail.com

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