Omaggiati italoamericani, ricevuti da Jill Biden alla Casa Bianca per la prima celebrazione del Mese del Patrimonio e della Cultura Italiana
Quando si parla di una donna dalle origini italiane, per la precisione siciliane, si fa riferimento a lei, Jill Biden. Si tratta della first lady d’America, moglie di Joe Biden, Presidente degli States. Sarebbero i nonni di Jill ad essere siciliani, precisamente originari di Gesso-Messina. Le origini del paese sono precedenti alla discesa dei Normanni. In questo piccolo paesino di poche anime, circa 500 abitanti, si può trovare la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio abate del XVII secolo, il convento di S. Francesco da Paola, il convento dei Cappuccini, unito alla chiesa dell’Immacolata. Il paese, a circa 10 km dalla “civitas”, è attorniato dai monti Peloritani della città dello Stretto. Il borgo, dopo l’elezione del Presidente Americano, sembra essersi congiunto con gli italoamericani in un grande abbraccio. Appena saputa la notizia della parentela con la “First Lady”, i Gessoti (detti ibbisòti in dialetto) si sono stretti in un grande abbraccio fraterno con gli italoamericani. Emozionante per il paese l’annuncio del parentado con la consorte di Biden. Sembrerebbe che il nonno paterno di Mrs. Jill sia nato nel 1898, nella contrada Locanda, a tre chilometri da Portella S. Rizzo, chiamata così perché, un tempo, era come una porta e valico obbligatorio per coloro che pervenissero o partissero da Messina. Questa località, fa capo anche alle cosiddette “Quattro Strade”, un crocevia che si trova a circa due chilometri e mezzo dal centro di Gesso. Alla genealogia della “First” si può approdare dai documenti presenti nel museo Gessoto. Il nonno sarebbe Domenico Giacoppo o Giacoppa o Giacobbo, come riportato da alcune fonti. In America, per una questione pertinente allo stato ospitale e coerente alla lingua americana, il nome si mostrerebbe modificato in Dominic Jacobs. Questo sarebbe divenuto quello definitivo, dal momento che Domenico sarebbe giunto in America all’età di due anni, insieme ai suoi familiari. Nel paesino di Gesso vi abitano alcuni parenti di Jacobs, come la cugina Caterina Giacoppo di 65 anni, persona umile, che vive in una modesta casa. Da alcune interviste pubblicate sui social si può capire come quest’ultima speri che la cugina Jill venga in Italia per assaggiare la cucina siciliana e i gustosi piatti tipici messinesi. Vicinissima all’abitazione della Signora Giacoppo si trova la chiesa di Sant’Antonio Abate. Si riterrebbe come il luogo in cui, alla fine dell’Ottocento, avrebbe contratto matrimonio Placido Giacoppo, bisnonno di Jill Biden, prima di partire per l’America. Pare che ad emigrare per primo sia stato lui, poi la moglie Angela e i quattro figli, Antonio, Natalina, Giovannina e, Domenico. All’arrivo negli Stati Uniti il bisnonno Placido si trasferì con la famiglia ad Hammonton, nel New Jersey. È lì che Jill Jacobs è nata nel 1951 e dove ha trascorso la sua infanzia. La piccola Gesso, Ìbbisu, termine dialettale con cui viene identificato tale minerale, vanta di avere tra le sue mura un esiguo, ma raro gioiello, il Museo dei Peloritani. Parrebbe si trovi lì il documento che dimostrerebbe il ricongiungimento della famiglia Giacoppo nel 1900. Jill Jacobs sui valori della famiglia ha sempre insistito. Figlia di un cassiere di banca e di una casalinga, si è dedicata con fervore all’insegnamento. Ex professoressa della scuola pubblica di Wilmington, poi docente di Inglese in un Community College, prima in Delaware e in Virginia, ha amato la sua professione. Rafforzando le sue radici italiane, spesso in vari eventi, come dicono i giornali, avrebbe affermato: “Sono una Philly girl (ragazza di Filadelfia). Sono orgogliosa di fare parte della comunità italoamericana della Pennsylvania. Anche se Concetta e Gaetano hanno cambiato i loro nomi, hanno sempre portato un pezzo d’Italia”. Bellissime parole! Nonostante cresciuta in Pennsylvania, la First, quando giungerà in Italia, sicuramente non dimenticherà gli spaghetti italiani, le braciole messinesi, il pescestocco ‘a ghiotta. Sono gli odori del cibo tradizionale che si uniscono al calore degli affetti, gli stessi affetti che gli italoamericani custodiscono nel loro cuore per sempre. La storia della famiglia Giacoppo è una storia simile a quella di tanti emigranti. Se vogliamo, piena di speranze e prospettive future, ma anche dolorosa. Un addio come tanti…a bordo di una nave partita da Napoli e giunta ad Ellis Island. Una storia nella quale ci si ritrova ogni italoamericano che ha lasciato “un pezzo di cuore” in Italia. È quello stesso cuore che dall’America si sente attraverso la voce della siciliana, Cav. Josephine Buscaglia Maietta. Lei é la meravigliosa interprete del cuore dei suoi fratelli italoamericani, che non dimentica di menzionarli mai nel suo programma Radiofonico interplanetario. Da qualche giorno è stata ospitata e ricevuta alla Casa Bianca di Washington, per l’Associazione AIAE American Italian’s Educators. Presente un Presidente di ciascuna Associazione. Nella prima celebrazione del Mese del Patrimonio e della Cultura Italiana alla Casa Bianca, invitati grazie al Cav. Basil Russo, Presidente del CAPOMAIO, che ha fatto richiesta alla White House e accolti dalla First Lady, Jill Biden. Entusiasmo, commozione, emozione ed orgoglio per gli italoamericani, ritrovarsi con la prestigiosa femminile più importante d’America. Sono gli stessi, che settimanalmente sono presenti con la loro voce nella trasmissione “Sabato Italiano” di Radio Hofstra University di New York, attraverso canzoni e messaggi che la speaker “JOSEPHINE” offre con entusiasmo al suo numerosissimo pubblico dall’Italia all’Australia. È questo il grido d’amore per la propria terra: Italiani si nasce e si rimane per sempre anche in America.
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