La musica immortale e internazionale dei Beatles

Paolo Molinelli, Fondatore, Organizzatore e Presidente dell’Associazione Beatle-Senigallia. Solo nel 2024 circa 27 eventi, da giugno a settembre, toccando 16 città per 33 giorni. Collegamenti con l’America dai concerti.  L’amore per la musica dei Beatles dall’Italia, all’America fino alle terre lontane dell’Australia.

L’intervista con Paolo Molinelli, parte da un amore sviscerato dall’infanzia per il mitico complesso-gruppo inglese degli anni ‘70, “The Beatles”. Paolo Molinelli è fondatore e presidente dell’Associazione Beatle- Senigallia, prov. Ancona, sua città natale, dove vive e condivide i suoi interessi professionali. Ci racconta che nel 1969 quando aveva appena sei anni, era troppo piccolo per comprare i dischi dei fantastici. Fu il fratello più grande che acquistò i due 45 giri appena usciti, “Come together” e “Let it be”.  Fu allora che si rese conto di essere un “fan sfegatato”. È divenuto nel tempo un importante collezionista Internazionale dei Beatles, allestendo mostre, di tutto rispetto, che hanno riscosso grandissimo successo. Non sono mancate le sue partecipazioni ai concerti. Il primo concerto, a Roma di Paul Mc. Cartney, cui ha partecipato è stato quello del 1989. Nel 2013 all’Arena di Verona assiste al concerto di Paul Mc Carttney e Ringo Star. Gli manca molto non aver mai potuto incontrare John Lennon, nè George. Grande malinconia nel pensare di non aver potuto assistere ad un concerto deii Beatles insieme, che vennero in Italia nel 1965, quando lui aveva appena due anni.  Essendo la Beatle-Senigallia un’Associazione musicale no-profit, nata per caso, nel 2017. Dopo aver visto una mostra a Bologna, è stato intervistato da famosi giornalisti. Erano presenti Redd Ronn, Andrea Mingardi, che lo incoraggiarono, dato che si accorsero subito che Molinelli aveva un grosso bagaglio culturale riguardo ai Beatles. Nacque così la Beatle-Senigallia 2018. Grande successo da quel momento, con stasi 2020, mentre nel solo 2024 circa 27 eventi, da giugno a settembre, toccando 16 città per 33 giorni. È stato coinvolto un personaggio famoso, Marco Ferradini. In quella occasione il cantante anconitano Stefano Spazzi, collaboratore delle “Luci di New York”in America, con AIAE e la sua Presidente, Cav. Josephine Buscaglia Maietta, ha presentato il suo bellissimo singolo “Casa mia”. In quell’occasione è da ricordare il collegamento-ponte con New York e la giornalista Maietta, in cui durante il concerto, con la piazza gremita erano presenti anche il Sindaco, il Presidente del Consiglio comunale, Massimo Olivetti e Massimo Bello, che sono sempre vicini all’Associazione. Come organizzatore ci confida di provare ad ogni spettacolo enorme felicità nel sentire le canzoni dei Beatles. Riferisce che ha provato a studiare musica e canto, tuttavia si considera “stonato” e lascia che questo lavoro lo facciano altri talentuosi cantanti, come Stefano Spazzi, che con la sua calda voce richiama il grande pubblico. Aggiunge di “sua sponte” che ad ogni spettacolo percepisce, appassionato, un’immensa felicità, come quando si dà un gelato ad un bambino, che esultante lo mangia noncurante di chi gli stia intorno. Ora ci conferma una novità, ringraziando l’organizzazione, poiché presente come Ass. Beatle il 23 febbraio alla seconda sfilata con Paolo Fornaroli e Stefano Spazzi, all’importante Carnevale Nazionale di Fano per portare anche la bella musica dei Beatles. Alla domanda che cosa direbbe ai Beatles se potesse incontrarli solo per un istante risponde che ne rimarrebbe folgorato. Ci sono libri e testi documentati che parlano di loro, fonti documentati, ribadisce. Ecco forse qualche domanda curiosa sarebbe perché si sono divisi, perché non si sono rimessi a suonare insieme, come hanno fatto tanti altri. Ci incuriosisce il suo sapere sui B. Quando nel 1976 a casa di John Aldacoda, nella trasmissione, Loren Michael, ideatore del Saturday Night Live, offrì tremila dollari per riunirsi e suonare quattro canzoni dal vivo, perché non accettarono. Tra Paul e John, continua, c’era un rapporto bellissimo. Questo è il dilemma riguardo ad un ritorno insieme. Pare che John mandasse i suoi collaboratori a comprare i dischi di Paul per ascoltarli. A Steven Paul Jobs, fondatore Apple, poi rammenta Molinelli, chiesero quale fosse la formula per un giovane che voglia fare impresa, visto che era un imprenditore di successo. Lui rispose: “Il miglior modello economico sono i Beatles. La sommatoria finale è maggiore della somma dei quattro. Il lavoro in team ha creato un’alchimia unica”. L’apice cui vorrebbe arrivare Paolo, come Beatle-Senigallia è offrire in un mondo così pieno di problemi, un divertimento genuino e unico. È lì che ci saranno tutte le fasce d’età, un insieme intergenerazionale, dove i giovani fanno numeri ciclopici di download. Si sente di ringraziare gli italiani all’estero, tutti gli Italoamericani e nel mondo. Paolo è stato ospite nella trasmissione radiofonica Sabato italiano di Radio Hofstra University di New York, con Josephine Maietta che è una fan dei Beatles e della Beatle Senigallia, che con Radio Velluto ha collaborato dagli USA per concludere il 2024. Paolo Molinelli vuole abbracciare tutti gli ammiratori fanatici del gruppo mitico. È sicuro che rappresenti l’amore per la musica dall’Italia, all’America fino alle terre lontane dell’Australia, con la certezza che “i Beatles vivranno sempre nel cuore di tutti”.

kettymillecro55@gmail.com

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