Phil Priamo da Lametia Terme in America per il sogno americano. Con l’hobby della musica da sempre. È stato fervente ammiratore ed amico di Sal Palmeri, il più noto D.J. italoamericano di New York. America e Italia le sue due patrie. Ama gli italiani all’estero dall’Europa all’Australia.
Incontrare Phil Priamo da Staten Island, New York, in intervista Zoom è come fare un tuffo nelle acque limpide della meravigliosa Costa Calabra, terra della Magna Grecia. Phil è un nome americanizzato di Felice. Figlio di Antonio e Giovanna Priamo nasce a Lamezia Terme (CZ). All’età di 13 anni nel 1968 con la famiglia parte in treno per Roma, per prendere l’aereo che lo condurrà in America. Triste l’addio allo zio. Antonio Priamo, con la tristezza nel cuore per l’addio a parenti ed amici ha tanta speranza di un futuro migliore per i figli e sà di aver compiuto la scelta giusta. Una famiglia numerosa, composta da 6 figli, 3 fratelli e 3 sorelle, era difficile mantenerla in una terra, come la Calabria. Difficile per il lavoro, in cui papà Antonio faceva il contadino. Ci fa emozionare il buon Phil, quando commosso ci confida che all’età di 11 anni guidava il trattore dell’Azienda del padre. La prima cosa che nota, il piccolo Felice, giunto in America, oltre alla bellezza della Statua della Libertà, sono i grattacieli e “Le luci di New York”. Grosse difficoltà iniziali per via della lingua, che nei primi sei anni di scuola lo facevano divenire bersaglio dei compagni, con fenomeni di bullismo, racconta. Poi nel 1974, finite le scuole, prende un diploma. Nel 1975 comincia a fare il Delivery, con consegne di cibo a domicilio. Ogni giorno consegnava ad un’anziana signora, che aveva compreso quanto Phil tenesse al suo futuro, così lo spronava a trovare un lavoro d’ufficio. Giunge l’occasione giusta e viene assunto in un grande Sindacato di abbigliamento, che rappresenta gli italiani in America. Dopo pochi mesi diviene Manager nei reparti pensioni. Ha lavorato in 2 Sindacati per 41 anni. I primi 26 anni dal1975 al 2001 con la International Ladies Workers Union. Nel 2002 il suo Sindacato si unisce ad un altro, l’Amalgamated life Insurance Company, mortuary benefits. Nel 2016 si ritira in pensione. Ci conferma che potrebbe scrivere un libro sui suoi quasi 50 anni in America, ma che tra alti e bassi ringrazia Dio per tutto ciò che ha avuto. Soddisfatto del lavoro, ma anche della bella famiglia, insieme alla moglie Gaetana, siciliana di Torretta (prov. Palermo). Ancora oggi rievoca il suo incontro con lei nel 1975 al Sindacato. Era andata a sbrigare delle pratiche con la sorella, poi ci fu un attimo in cui i loro sguardi si sono incontrati e innamorati. Con un pretesto in seguito, Phil manda a chiamare la sorella di Gaetana e le consegna una lettera dove si dichiara. Da lì sono insieme da 46 anni, con tre meravigliosi figli, una femmina e due maschi, di cui uno è radiologo e l’altro lavora in ospedale. È stato solo 4 volte in Italia; nel 2019 il figlio Francesco ha voluto sposarsi a Firenze, a Chievo nel Chianti. Per l’occasione è stato in Calabria, dove vivono 1 fratello ed 1 sorella. Ha inoltre una pagina Facebook “Ama Lametia Terme”, pagina che lo fa sentire vicino al suo amato paese natìo e alla sua gente tanto generosa. Ha da sempre l’hobby della musica. È stato fervente ammiratore ed amico di Sal Palmeri, il più noto D.J. italoamericano di New York, da qualche anno scomparso. Phil registrava tutte le trasmissioni di Sal, tanto da averne una raccolta, anche del periodo in cui era in onda con Radio Amica, di Partinico (Pa). Phil è stato presente nei microfoni del “Sabato Italiano”, trasmissione interplanetaria radiofonica di Radio Hofstra University, presentato dalla giornalista, conduttrice e Producer, Cav. Josephine Buscaglia Maietta. La Maietta non dimentica mai di citare il valore degli italoamericani, in questo caso di Phil, uomo dal cuore d’oro. È felice, così come il suo nome italiano, di essere italoamericano, perchè l’America, sua seconda patria, gli ha dato tutto ciò che lui ha sempre desiderato: il sogno americano, un lavoro dignitoso e stabile e una stupenda famiglia che lo ama molto. Non è facile dimenticare il tricolore. Adora gli italiani all’estero, dall’Europa all’Australia, terra che vorrebbe visitare.
La nostalgia gli fa vagheggiare il suo paese del Sud, dove sà di non poter mai più ritornare per sempre, ma dove le stelle delle fresche sere d’estate lo trasportano in una nuvola di sogni paradisiaci calabresi, con gli odori di zagara, gelsomini e ulivi.