
Vito Signorello, medico ginecologo, stimato in tutta Castelvetrano. Da Selinunte, il più grande parco archeologico d’Europa. Ispirazione per un musical dal titolo: “I giorni che verranno”(L’emigrante). Ideatore di testi teatrali e canzoni di grande valore culturale, ottenendo un enorme successo. Autore di “La storia di Selinunte” al Parco archeologico ed ancora “La storia di Castelvetrano” con diffusione in the world.

Immaginare Vito Signorello, medico ginecologo, stimato in tutta Castelvetrano, fuori da Selinunte e dal più grande parco archeologico d’Europa, è davvero impossibile. Lo incontriamo per via web Zoom per un’intervista che lo renderà ancora più importante. È ammirabile per il suo amore sviscerato per quel paese che spesso è stato criticato, così ipse dicit, per uomini e fatti di cronaca nera, portati alla ribalta. È il paese che gli ha dato i natali, che lo ha cresciuto infante e accompagnato dalla giovinezza alla maturità fino alla pensione. Vito é un uomo d’altri tempi, con i valori più elevati dell’animo umano, proiettato sull’umanità e solidarietà pura. Oltre a svolgere un’intensa attività medica è sempre stato coinvolto dalla sua passione di cantautore e regista teatrale, accorpando la qualità di organizzatore e genio delle scenografie. In realtà ha iniziato, quando ancora piccolo a 5 anni. Vedeva il suo papà cantare e rimaneva stupìto da quelle meravigliose performance. Rievoca che da bambino parenti ed amici lo facevano salire su un tavolo per esibirsi. In seguito a 15 anni ha cominciato a scrivere canzoni, imitando i testi di quel periodo, ma la padronanza personale l’acquisisce con l’esperienza. È stato, ci racconta, un episodio, dopo la sua pensione, che ha contribuito a inserirlo definitivamente nel ramo artistico. Nel 2016 conosce un italoamericano di 85 anni, giunto a Castelvetrano dopo tanti anni, che gli racconta la storia bellissima della sua vita. Questa storia ha l’incipit nel 1940, quando all’età di 30 anni emigra negli Stati Uniti. Era andato via dal paese, perché si era innamorato, ricambiato, della figlia di un Barone di Castelvetrano. Lui era un semplice contadino, ammiccando un divario enorme economico e culturale, oltre che sociale. Si arruolò nell’esercito americano, durante la seconda guerra mondiale, ottenendo la cittadinanza americana. Mise da parte dei soldi, aprendo un piccolo ristorante. Con grande fortuna da lì nacque una catena di ristoranti. L’italoamericano divenne ricco, tuttavia la ragazza Castelvetranese fu costretta a sposare il Podestà dell’epoca. Nel tempo fu ucciso e lei rimase vedova. I due innamorati si rincontrarono e poterono coronare il loro sogno d’amore con figli e nipoti. La donna morì e l’italoamericano la fece seppellire a Castelvetrano, per poi essere, post mortem, seppellito accanto a lei. La storia fu tramandata anche alla nipote. Vito Signorello ha preso lo spunto dalla vicenda per scrivere un musical dal titolo: “I giorni che verranno” (L’emigrante). È autore di testi teatrali e canzoni di grande valore culturale, ottenendo un enorme successo, persino sul web. Ha anche messo in scena “La storia di Selinunte” al Parco archeologico ed ancora “La storia di Castelvetrano” per poi diffonderla in the world. Questa Storia, asserisce, rimotiva i Castelvetranesi per una rivincita sul giudizio sociale di brutte vicende che da 50 anni oscurano il paese, in cui Castelvetrano è patria di tante menti, di intellettuali e donne moderne e coraggiose. È con la sua storia che ha conquistato il vasto pubblico, specialmente i giovani delle scuole. Signorello ha una bellissima famiglia, una moglie con cui è insieme da 65 anni, due figli, di cui un maschio ed una femmina. Quest’ultima ha due figlie, delle quali una svolge l’attività di otorinolaringoiatra e l’altra lavora in banca. Una vita dedicata alla famiglia e a quel luogo che gli ha inculcato sani valori da perseguire sempre. È stato proprio al paese di Castelvetrano che ha conosciuto, durante un soggiorno-vacanza, un pilastro degli italoamericani di New York, la Presidente “Association Italian American Educators”, AIAE, Cav. Josephine Buscaglia Maietta. La giornalista è Host della trasmissione radiofonica “Sabato Italiano” a Radio Hofstra University di New York, premiata dall’UNESCO, Prima “Radio University in the world”,in onda dalle 12:00 alle 14:00 sulla stazione radio WRHU.org FM 88.7, dove il medico è stato ospite, con le sue canzoni. Un’occasione in cui ha presentato in radio il suo musical facendolo conoscere dall’Europa, fino in Australia. È stata la giornalista italoamericana una delle Fondatrici dell’Associazione Castelvetranesi d’America con il Presidente Luciano Saladino. Molti gli eventi organizzati, parate, feste di gala, con la presenza di sindaci dall’Italia, la creazione di un gruppo folkloristico ed un carretto siciliano. Castelvetrano è storia di uomini illustri come Giovanni Gentile, la cui statua di Filippo Cusumano, il Michelangelo di New York, è proprio nella piazza principale. Al Dott. Signorello sarebbe piaciuto andare in America, cosa ora difficile per via dell’età. Adesso vuole proporre il musical ad un pubblico più esteso a livello mondiale. Essendoci un numero variegato di personaggi, il tema dell’emigrante diventa primordiale, sebbene portare all’estero una compagnia così numerosa diventa improbabile. Il medico ci ricorda che la storia di Castelvetrano parte dal 1300 fino al 1900 ed è costellata da personaggi famosi come gli Aragona e i Pignatelli. Non bisogna dimenticare che Carlo d’Aragona, definito “magnus siculus”, è stato Principe di Castelvetrano, governatore di Milano e Viceré d’Italia, oltre che aver stilato “le gride” dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Le “gride” sono provvedimenti legislativi, emanati dalle autorità, che vengono descritti come inefficaci e poco applicati. Continua con la descrizione di Don Carlo, autore di una riforma agraria “ante litteram”, dando terreni per enfiteusi ai contadini per 20 anni. Risultati soddisfacenti facendo aumentare la popolazione di 5000 unità, insomma riforme a quel tempo impensabili. Il Dott. Vito all’epilogo della sua intervista insiste sul concetto di ricordo delle radici, dalle cui sane, crescerà l’albero buono. Ecco perché conoscere le proprie origini, può servire a migliorare e non dimenticare la propria terra. A proposito di renovatio, invita le autorità preposte regionali al rafforzamento dell’ospedale di Castelvetrano, attraverso tavoli tecnici, con persone abili e competenti. Solo in maniera equilibrata si potrà ottimizzare la situazione attuale carente dell’ospedale, affinché progredisca e diventi eccellenza siciliana. Insiste, infine, sulla visualizzazione della Storia di Castelvetrano, già con 1600 vis. su YouTube, perché la pubblicità sia declamata in ogni parte del mondo, per un completo e necessario supporto alla conoscenza del patrimonio culturale ed educativo di quella zona della Sicilia occidentale.