
Figlia di due noti avvocati di Catania, il papà Renato, penalista e mamma Agata di Giarre (CT), civilista. All’Università ha studiato giurisprudenza. Nata a Catania, a 18 anni si trasferisce al nord, in Veneto, ora nella capitale d’Italia. A Venezia ha ricevuto un premio a firma dello scultore internazionale Giorgio Bortoli. A lei il premio “Una vita per il cinema”, 32′ edizione e riconoscimento “Giovane promessa per il Cinema”.

Bellissima, di spiccate doti intellettive l’artista che intervistiamo oggi, Virginia Penna. The beautiful world-famous actress awarded in Venice”, l’attrice catanese premiata a Venezia, dai capelli lunghi ed occhi magnetici, ma genuini. Le chiediamo il permesso di registrazione, che ci concede volentieri su Zoom-web. Sembra nata per la macchina da presa, tale la confidenza con il “ciak”, uno sguardo che fa intuire sin da subito la sua genialità. Figlia di due noti avvocati di Catania, il papà Renato, penalista e mamma Agata di Giarre (CT), civilista. Virginia lei ha studiato Giurisprudenza è pur non avendo il titolo di avvocato, non esclude che lo ius per il futuro non possa di nuovo entrare nella sua vita. Anche durante la sua infanzia è cresciuta da figlia unica, una bambolina coccolata dai genitori e zii. In seguito è nata la sorella Gioia, che si trova a Tolosa (Francia) per un erasmus universitario, per la quale “stravede”. È stata la nascita di Gioia che le ha fatto comprendere come “sia necessario dover cedere lo spazio vitale a chi si vuol bene”, afferma. L’attrice avrebbe potuto avere già uno studio avviato, ma è una combattiva e le piace gestire le sue scelte. Vuole plasmarsi con i suoi gusti; crearsi con le sue forze. È per questo che ha scelto ciò che le piace fare più al mondo, l’attrice. L’abbiamo conosciuta qualche anno fa in un noto Villaggio Turistico calabrese, dove faceva animazione. Nata a Catania, a 18 anni si trasferisce al nord, in Veneto, anche se ora vive nella capitale d’Italia, tuttavia si sente più siciliana che mai. Con un curriculum di tutto rispetto si è formata al Centro sperimentale di cinematografia con un Corso internazionale di recitazione con i più grandi attori italiani e stranieri, Giancarlo Giannini, David Warren e altri colossi. Nel 2023 la vediamo in uno short-film “Animus”, nella parte di Ninetta e nel 2024 con la regia di Paolo Licata in “L’amore che ho”. Come attrice di teatro nella parte di “Aretusa”, “Galatea e Polifemo” con la regia dì Guglielmo Ferro. Ha alle sue spalle anche uno spot Bailmain Paris Hair Couture con la regia di Paolo SantaMaria ed una videoclip nel 2024, “Picciotta mia”. Oltre ad essere una brillante attrice cinematografica è anche peculiare cantante, dalla voce calda e intensa. Di recente, dopo un Master alla 62’ Mostra internazionale di Venezia, ha ricevuto un premio a firma di Giorgio Bortoli. È stato lo scultore internazionale che con il Premio “Una vita per il cinema”, 32′ edizione, con la definizione di “Giovane promessa per il Cinema”, l’ha inghirlandata di grande visibilità a Venezia. Lo scultore è conosciuto nel mondo per la “Torre di Luce”, prestigiosa statua, che si trova presso il Museum di New York, posta e inaugurata dinanzi alla casa- museo di Staten Island, New York, al Museum Meucci-Garibaldi. Durante l’inaugurazione con l’organizzazione impeccabile della giornalista italoamericana, Cav. Josephine Buscaglia Maietta, Host e Producer della trasmissione radiofonica “Sabato Italiano” di Radio Hofstra University di New York, tutto il pubblico presente ha potuto ascoltare in sottofondo la canzone: “Le Luci di New York”, del cantautore anconitano International, Stefano Spazzi. Anche l’attrice siciliana Virginia Penna è attenzionata dalla Host, che prossimamente sarà ospite nella trasmissione radiofonica degli USA. Virginia trasferitasi a Roma, città del cinema per eccellenza, ha deciso di focalizzare le sue forze sulla recitazione cinematografica. Il suo primo ammiratore, sin dalle elementari è stato il papà, che ha creduto fortemente nelle sue capacità e che le ha sempre detto: “Sei un’attrice nata”. A Roma, dove si svolgono la maggior parte dei casting, ha un’agenzia per i vari provini, produzioni e contratti. La performer ha anche il dono del canto. Questa peculiarità le è stata trasmessa dal papà, anche se il nonno paterno è stato un cantante lirico. Rammenta che da piccola i genitori l’avevano iscritta ad una scuola. È stato il suo primo maestro Vincenzo Caponnetto, che le ha insegnato i primi passi per poter trasmettere le emozioni. Le insegnava che la canzone non va studiata solo dal punto di vista tecnico o della melodia, ma l’importante è capire il testo, cogliere ciò che l’autore vuole esprimere, per trasmetterla con le emozioni al pubblico. È stato lui che ha ribadito che Virginia è nata per il cinema. Quando diciamo che l’attrice è davvero poliedrica non scherziamo, perché ha studiato pianoforte e danza classica in privato. Il suo pianoforte in Sicilia, tutte le volte che da Roma scende giù l’attende e lei si inebria con le note di quelle canzoni italiane e inglesi dove si mostra cantante navigata dal timbro particolare. Una vera show girl, dato che ha fatto danza classica, dunque con base notevole. Ha grande presenza scenica e sà presentare, sfoggiando dialettica ed eloquentia invidiabili. Attualmente nel privato non ha nessun legame amoroso che rimanda al futuro, dopo essersi creata una solida carriera. Il suo amore è oggi il cinema, ma anche il teatro, scuola per la vita indissolubile, dove predilige la commedia brillante. Le piacciono i generi storici, rispolverare eventi della storia, insomma al genere comico preferisce quello drammatico. Sarebbe felice anche qualche fiction televisiva, a cui dare un volto ed una voce al ruolo del personaggio propostole. Fa molti provìni in lingua inglese, perché anche in Italia girano tanti registi stranieri. Le piacerebbe essere protagonista o coprotagonista di un film con il regista Richard Stuart Linklater. Sta aspettando quel lancio cinematografico che la costellebbe attrice internazionale o addirittura mondiale. Pur rimanendo con l’umiltà che la gratifica, Virginia ripete che “non si finisce mai di studiare; gli attori devono sempre essere in allenamento, perché le emozioni sono come un muscolo, che non allenato si arrugginisce”. È siciliana, con quel catanese che in un siciliano si sente a distanza. Eppure… per divenire attrice professionista ha studiato dizione con l’attrice, autrice e regista, figlia del noto attore siciliano Turi Ferro, Francesca Ferro, che ha una nota compagnia a Catania. Lei è la sorella del regista Guglielmo Ferro, Direttore del Teatro Quirino di Roma, che lavora egregiamente su interessanti progetti.
Giunge l’epilogo della nostra intervista con il saluto di Virginia Penna agli italiani nel mondo, dall’Europa, all’America fino in Australia. L’attrice si rivolge a loro con un abbraccio affettuoso, certa di quel collegamento “cuore a cuore” con l’Italia che non si disconnette mai. Qui le parole più emozionanti: “La patria è quel fulcro che ci unisce alla nostra bella terra, la nostra patria, la più bella di tutte. L’Italia è terra piena di ricchezze, che gli italiani che vivono all’estero sanno cogliere più di chi vive da sempre e per sempre in Italia.
Una sua frase in siciliano ci fa sorridere e commuovere: “Nui siciliani semu i megghiu” (Noi siciliani siamo i migliori).




